Ormai è deciso, ci separiamo. Lui sta cercando un appartamento non troppo distante da qui così Laura e Stefano non dovranno spostarsi più di tanto quando andranno da lui. Ora dobbiamo dirlo a loro… questa cosa mi angoscia. Voglio che stiano tranquilli, noi li amiamo tantissimo e vogliamo separarci “bene” così non ci saranno troppe complicazioni.
Tutti i genitori che si separano vorrebbero attutire l’impatto della comunicazione della separazione, ma la prima cosa da tenere a mente è che la verità, per quanto dolorosa, va detta. Evitate di ricorrere a bugie ridicole del tipo: “qui ormai stiamo stretti, papà vuole una casa tutta sua perché ha bisogno di più spazio…”, anche se i bambini sono piccoli, la verità va detta, ma le verbalizzazioni devono necessariamente adeguarsi all’età e alla sensibilità del bambino.
Altra cosa da evitare è precipitarsi a rassicurare i bambini che per loro non cambierà niente perché i genitori continueranno a voler loro bene. In realtà il cambiamento sarà notevole e carico di difficoltà pertanto i bambini hanno diritto di sentire che i genitori riconoscono le loro emozioni negative di dolore, rabbia e paura. Quindi, senza mai negare o minimizzare il dispiacere che i bambini proveranno in quel momento, bisognerà rassicurarli sul fatto che comunque i genitori staranno al loro fianco per sopportare e poi, piano piano, superare le emozioni negative che si presenteranno.
Bisognerà spiegare più volte a quali cambiamenti andranno incontro, soprattutto se si tratta di bambini piccoli. Pensate a quanta fatica faranno a far propria un’informazione di questo tipo, che mina nel profondo le loro sicurezze e le loro esperienze sulla famiglia. Ricordatevi, quindi, che ogni sua manifestazione emotiva non sarà mai “troppo” o “fuori luogo”. Evitate, per esempio, di mostrarvi delusi se non faranno festa quando vedranno la loro nuova cameretta nella casa di papà e faranno capricci o si metteranno a piangere.
Non vogliamo farli soffrire, infondo è una scelta nostra, loro non c’entrano niente…
Signora, non è facile convincere i figli che loro nella separazione dei genitori non c’entrano niente solo perché è una decisione presa dai grandi. Loro saranno e si sentiranno sempre l’argomento centrale delle vostre comunicazioni e capita spessissimo che due genitori siano in disaccordo sull’educazione dei figli. Così come potrebbe capitare che i figli, quando iniziano ad essere grandicelli, cerchino di trarre vantaggio dal conflitto, per esempio provando di ottenere da uno i permessi già negati dall’altro genitore, per poi magari assistere con vergogna e senso di colpa al litigio che ne seguirà.
Ma secondo lei dovremmo dirlo insieme oppure separatamente?
Questo dipende da voi. Che clima c’è tra di voi? La decisione di separarvi è presa da entrambi più o meno di comune accordo? Vi percepite ancora come genitori sufficientemente buoni e quindi continuate ad essere collaboranti? Se sì, allora la comunicazione congiunta della separazione è praticabile, basta accordarsi prima su come comunicare la notizia rispettando la verità di ognuno e rispettando (LO RIPETO) l’età e la sensibilità dei bambini.
Se invece la separazione è “subita” da uno dei due, oppure è stata scelta a causa di un tradimento o di un comportamento inaccettabile del partner, non è pensabile che il discorso ai figli venga fatto insieme e di comune accordo. È meglio che ciascuno per conto proprio, con tutta la calma che può, dica ai bambini che non ama più il papà/la mamma, che qualche volta purtroppo l’amore finisce e che perciò preferisce vivere senza di lui/lei.
Ma allora i bambini sentiranno “due campane” diverse. Non aumenteremo la loro confusione?
Certo, comunicarlo separatamente aumenta il rischio che il genitore che parla esprima solo le proprie ragioni, col rischio di istigare i figli contro l’ex partner. E se a parlare è il genitore che ha in mano le prove di un comportamento riprovevole dell’altro, la tentazione di dire più di quanto si dovrebbe per schierare il figlio dalla propria parte sarà forte.
SOLO LA CONSAPEVOLEZZA CHE UN FIGLIO HA BISOGNO DI CONSERVARE UN’IMMAGINE SUFFICIENTEMENTE POSITIVA DI ENTRAMBI I GENITORI PUO’ VINCERE LA TENTAZIONE DI SPINGERLO A PRENDERE LE NOSTRE PARTI!
E se qualche brutta parola ci è già sfuggita di bocca?
BISOGNA RIPARARE, signora. In questi casi non si può fare altro che chiedere scusa: “Bambini, ero su tutte le furie con vostro papà/mamma, ma non ho giustificazioni per ciò che ho detto su di lui/lei. Vi chiedo scusa. Vi prometto che non lo farò più”.